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IL CARCIOFO

Fitoterapia e medicina

Da un punto di vista farmacologico gli estratti di carciofo ottenuti da diverse parti della pianta (foglie, frutti e radici) sono stati usati come medicinali sin dall’antichità.

Le azioni farmacologiche e terapeutiche del carciofo sul fegato erano già note nel XVII secolo. I moderni studi iniziati nel secolo scorso, confermarono le proprietà stimolanti degli estratti di carciofo sul fegato e sulla cistifellea. L’ondata di ricerche che hanno fatto seguito si è concentrata inizialmente sugli evidenti effetti epatostimolanti, diuretici e coleretici esercitati dalle preparazioni di carciofo, sia sugli animali sia sull’uomo.

Negli anni Sessanta del secolo scorso uno dei principi attivi presenti nel carciofo, che prende il nome di cinarina, è stato identificato e commercializzato con successo come protettore per il fegato. 
In breve tempo questo principio attivo è stato isolato e alcuni ricercatori italiani ne hanno identificato la struttura chimica, consentendone la sintesi.

Infatti, alcuni preparati di sintesi a base di cinarina sono stati utilizzati per il trattamento di disfunzioni del fegato e della cistifellea, nonché per ridurre eccessivi valori di lipidi e di colesterolo, anche se nel corso degli anni sono stati soppiantati da farmaci più specifici per tali patologie.
Tuttavia, negli ultimi dieci anni, in Germania, l’estratto acquoso delle foglie di carciofo ha riacquistato un riconosciuto valore medico: è stato ufficialmente certificato come sicuro ed efficace; l’estratto stesso è usato come supplemento dietetico indicato per il trattamento dell’iperlipidemia. Inoltre le Farmacopee hanno approvato il suo uso come epatostimolante e stimolante dell’appetito, specialmente nei bambini.

Le foglie del carciofo, fresche o secche, sono attualmente incluse nelle monografie europee ufficiali sui prodotti erboristici, e la pianta è presente nelle più importanti raccolte di erboristeria e nei libri di fitoterapia e farmacognosia generale, che approvano l’impiego del carciofo come sostanza coleretica, diuretica, epatoprotettiva ed epatostimolante.

 

Nel corso degli anni sono stati effettuati numerosi studi allo scopo di valutare le proprietà farmacologiche e terapeutiche del carciofo. 

 

Ormai tali proprietà sono ufficialmente riconosciute e ampiamente documentate, in particolare i numerosi studi scientifici effettuati hanno evidenziato gli effetti degli estratti di carciofo sul metabolismo lipidico come la diminuzione della produzione del colesterolo e dei trigliceridi endogeni.